ALIMENTAZIONE E IPERTENSIONE

Prevenzione e cura
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ALIMENTAZIONE E IPERTENSIONE

L'ipertensione arteriosa è uno stato, costante e non occasionale, in cui la pressione arteriosa a riposo risulta più alta rispetto agli standard fisiologici considerati normali.

Misurata in millimetri di mercurio la pressione sanguigna è solitamente definita attraverso i valori di pressione sistolica o “massima” (è la pressione arteriosa di quando il cuore si contrae) e di pressione diastolica o “minima” (è la pressione arteriosa di quando il cuore è in fase di rilassamento). 


Un individuo in salute a riposo può mostrare valori di pressione sistolica compresi tra 90 e 129 mmHg, e valori di pressione diastolica compresi tra 60 e 84 mmHg.
Secondo la comunità medico-scientifica, la pressione arteriosa ottimale a riposo è pari a 120 (p. sistolica)/80 (p. diastolica) mmHg.

Ora vedremo, quali sono le raccomandazioni alimentari da adottare:
 

  1. RIDURRE IL SODIO alimentazione IPOSODICA.
  • Il sodio è un elemento presente naturalmente nel nostro organismo e ha funzioni importantissime.

E allora perché preoccuparcene?

Perché un eccesso può essere proprio una delle cause dell’ipertensione.

  • Le indicazioni europee ed italiane ci raccomandano un’assunzione giornaliera tra i 0,6 ed i 3,5 grammi di sodio.

Ricordiamoci che 1 grammo di sale da cucina contiene all’incirca 0,4g di sodio.

La verità è che l’apporto ottimale di sodio giornaliero lo otterremmo anche senza aggiungere sale alle nostre pietanze, sfruttando il sodio naturalmente presente negli alimenti 

Ed è qui che insorge il problema dell’eccesso!

Come fare quindi: 

  • Ridurre gli alimenti più ricchi di sodio quali: 

    - Cibi confezionati (dalle scatolette, ai biscotti, alle merendine, patatine…)

    - Salumi

    - Formaggi

  • Salare pochissimo le nostre pietanze, per fare questo possiamo adottare alcune strategie quali:

    - L’utilizzo di spezie

    - L’aggiunta di aromi 

    - Sfruttare il succo di limone 

Attenzione però perché si sta parlando di RIDUZIONE non di certo di completa ELIMINAZIONE. 

Difatti, una eliminazione completa di sodio, potrebbe portare ad altrettante gravi complicanze.

  1. AUMENTARE IL POTASSIO 
  • Il potassio è un minerale presente nell'organismo in quantità elevate. Un giusto apporto di potassio regola i livelli circolanti di sodio, agendo conseguentemente sul mantenimento ottimale della pressione.

Nonostante sia nota l’importanza di questo minerale, la scienza non ci dice ancora con certezza, che aumentare il potassio migliori la nostra ipertensione.

Tuttavia, cogliere l’occasione per incrementare nella nostra alimentazione tutti i cibi ricchi di potassio, non ci fa di certo male. Per esempio aumentando la frequenzadi:

  • Legumi 
  • Frutta secca tra cui in particolare: arachidi, noci e mandorle 
  • Verdure tra cui in particolare: spinaci, cavolfiori e carciofi 
  • Frutta tra cui in particolare: banane e mele 
  1. DIETA MEDITERRANEA

Studi scientifici ci dicono che la dieta mediterranea previene l’ipertensione e migliora i valori alterati. 

Con dieta mediterranea s’intende l’utilizzo di:

  • Cereali integrali
  • Legumi
  • Frutta secca
  • Frutta e verdura di stagione
  • Olio extravergine d’oliva
  • Pesce
  • Carne in quantità ridotte
  1. PERDITA DI PESO

La perdita di peso, in particolare la perdita di massa grassa, migliora direttamente l’ipertensione.


CONCLUSIONI:

- L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella cura dell’ipertensione assieme sicuramente all’attività fisica costante e all'eventuale trattamento farmacologico.

- Possiamo agire attraverso la riduzione del sale, limitando il più possibile i prodotti confezionati, incentivando una dieta mediterranea ricca di frutta, verdura, prodotti integrali e olio extravergine d’oliva. 


 

BIBLIOGRAFIA
  1. Marchiando AM, Graham WV, Turner JR. Epithelial barriers in homeostasis and disease. Annual review of pathology. 2010;5:119–44permeability. The American journal of physiology. 1992;263(5 Pt 2):F915–24

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